Exmo: Opinioni e Recensione Completa Sull’Exchange [2023]
Pubblicato: 20 Dicembre 2022 di Francesco
Ci troviamo ad oggi ad esporre in merito ad uno dei tantissimi exchange presenti all’interno del settore crypto e che sta cercando lentamente di ritagliarsi una propria quota di mercato. Prende il nome di Exmo e si pone fra gli exchange esteri più discussi (sotto diversi punti di vista).
Essendo ormai da tempo un concreto punto di riferimento nel settore, abbiamo deciso di scoprire a tutto tondo le principali funzionalità e caratteristiche di questa piattaforma per scambiare e convertire in asset crittografici (ossia in criptovalute). I servizi proposti sono all’altezza rispetto ai grandi Big del settore?
Prima di iniziare, ecco una tabella che riassume alcune informazioni su exchange Exmo:
👍 EXMO | Segui la nostra guida |
👌 Scopri la nostra guida | ⭐️⭐️ |
🏷️ A cosa serve? | Scambi su criptovalute |
💻 Come si gestisce? | Tramite browser |
🥇Migliori piattaforme CFD | eToro e Capex |
😢 Esistono truffe: | Si, molte. Segui solo siti affidabili. |
In tutto ciò, ricorderemo anche come Exmo non rappresenti l’unico intermediario per poter comprare e vendere criptovalute. È infatti possibile individuare tantissimi altri sistemi, anche basati su negoziazioni tramite CFD con le migliori piattaforme di trading per criptovalute.
|
Piattaforma: etoro Deposito Minimo: 50€ Licenza: Cysec |
|
|
---|---|---|---|
|
Piattaforma: xtb Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
|
|
|
Piattaforma: capex Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
|
58,88% dei conti CFD al dettaglio perde denaro.
|
|
Piattaforma: markets Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
|
|
|
Piattaforma: trade Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
|
74.90% dei conti al dettaglio di CFD perdono denaro
|
|
Piattaforma: avatrade Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
|
|
Indice
Cos’è Exmo Exchange
Prima di procedere con approfondimenti mirati sul funzionamento dello scambiatore, è bene spendere poche e concise parole su chi sia Exmo e chi l’abbia ideato.
La storia di Exmo parte molto da lontano, precisamente nel 2014, anno caratterizzato dal lancio e dalla promozione dei primi grandi exchange all’interno del mercato. Ciò fa dello stesso uno degli operatori più storici e longevi dell’interno settore crypto.
Fin dai primi anni, l’intermediario ha puntato su aspetti quali rapidità nelle operazioni, ma soprattutto semplicità nello gestire le stesse. Tutto ciò per cercare di attirare l’attenzione anche di utenti che per la prima volta risultavano volenterosi di conoscere di più sul mondo delle criptovalute.
Exmo è considerato un exchange inglese, pone infatti la propria sede principale nel Regno Unito, anche se la sua valenza da operatore esclusivamente online, gli ha permesso di estendere la portata in molte parti del mondo, sia in territorio UE, sia in zone extra UE.
Il modello di business di Exmo risulta incentrato prettamente sulla messa a disposizione di servizi di acquisto e di vendita di criptovalute. Nel corso dei paragrafi successivi avremo modo di conoscere il suo funzionamento nel dettaglio.
In tutto ciò, chi ha fondato Exmo exchange? Due delle persone più note, ad aver partecipato attivamente alla strutturazione, creazione e lancio di Exmo sono state Edward Bark e Ivan Petuhovskii, con spiccate doti e capacità nel campo crypto, blockchain e delle nuove tecnologie.
Exmo: Come funziona
Entrando nel pratico, come funziona Exmo? Abbiamo precedentemente ricordato come lo stesso si inserisca a pieno nel settore degli exchange e che quindi permetta di convertire una determinata quantità di valuta Fiat in criptovaluta e viceversa.
I suoi utenti, possono ad esempio inserire un determinato deposito in dollari e convertirlo secondo i tassi di cambio e di conversione (mostrati sempre in tempo reale) in monete digitali presenti all’interno del mercato crypto.
Per poter utilizzare Exmo sono richieste ovviamente alcune fasi preliminari, che permettono di ottenere un account all’interno dello scambiatore:
- registrazione all’interno della piattaforma;
- verifica dell’identità;
- utilizzo dei servizi.
La registrazione su Exmo richiede pochissimo tempo e sono sufficienti pochi dati per poter compilare la sezione mostrata sulla piattaforma. Prima di iniziare ad utilizzare il servizio, è tuttavia richiesta la tipica procedura KYC, ossia di riconoscimento della propria identità (rilasciando un documento reale in corso di validità).
I sistemi di pagamento, ossia per effettuare i depositi reali, possono essere scelti a discrezione dell’utente registrato. Fra i sistemi più noti è possibile ricordare bonifico tradizionale, carta di pagamento (appartenente ai circuiti MasterCard o VISA, Payeer ed altro ancora.
Una volta verificato il tutto, risulta possibile accedere alle funzionalità principali dell’operatore, ossia quella Exchange e quella Traders. La prima permette di comprare e vendere criptovalute in modo fisico e diretto, potendole successivamente conservare all’interno di un wallet di deposito ed archiviazione.
La seconda, offre invece la possibilità di accedere alla sezione Asta ed Asta Veloce, in merito alla negoziazione sui principali strumenti crittografici messi a disposizione all’interno del database dell’operatore.
Exmo Exchange è sicuro?
Una delle richieste principali, poste da chi risulta intenzionato per la prima volta a scegliere un Exchange, o qualsiasi altra tipologia di piattaforma per negoziare su criptovalute, riguarda la presenza di sistemi di sicurezza ed informazioni sulle regolamentazioni.
Scendendo nel dettaglio, Exmo risulta un operatore in possesso di regolarle licenza (FCA), che come ben sappiamo rappresenta la Financial Conduct Authority, ossia l’ente preposto al controllo nel Regno Unito (territorio ove la società pone anche la propria sede ufficiale).
La presenza di una licenza reale, rappresenta un primo punto positivo nei riguardi dell’exchange e che lo dissocia da piattaforme truffaldine, che operano invece senza alcuna tipologia di autorizzazione e di regolamentazione da parte di enti ed autorità reali.
Parlare di sicurezza all’interno di un exchange, significa tuttavia parlare anche della sicurezza in merito alle procedure volte a garantire una solida protezione agli utenti registrati. Exmo dispone a tal riguardo di specifici protocolli di controllo interni e di singolari sistemi di autenticazione (sia per gli accessi sull’account, si in merito alla custodia degli asset crypto).
Custodia delle criptovalute, che risulta tuttavia ormai da anni associata ad una delle problematiche più tediose nel settore, ossia quella degli attacchi informatici, effettuati da organizzazioni criminali. Aspetto che ha messo molte volte in discussione sistemi basati sulla detenzione reale delle criptovalute.
Exmo attacco informatico
Ricollegandoci a quanto esposto in precedenza, proprio l’exchange Exmo (in questo caso nel corso del 2020) aveva ufficializzato uno degli attacchi hacker più grandi subiti dalla sua nascita fino a quei momento.
Un attacco informatico, che aveva letteralmente portato alla perdita di milioni di dollari in criptovalute per alcuni portafogli e quindi utenti registrati all’interno dello scambiatore. Un evento che all’epoca aveva creato molti dibattiti in merito.
In ogni caso, lo steso Exmo aveva fin da subito espresso il proprio dispiacere e la volontà nel voler aiutare coloro colpiti dall’attacco con la restituzione dei fondi. Anche le indagini avevano avuto tempestività nell’essere avviate, anche se in questi casi risulta sempre complesso andare a stabilire chi abbia compiuto l’attacco in rete.
Sistemi alternativi per negoziare su criptovalute
Oltre alla presenza degli exchange, che abbiamo ricordato essere associati in ogni caso alla custodia delle criptovalute in wallet, ad oggi è possibile constatare la presenza di una seconda metodologia innovativa, basata su contratti per differenza.
Un contratto per differenza non fa altro che replicare l’andamento dell’asset sottostante (in questo caso della criptovaluta di proprio interesse) permettendo di operare senza possedere alcuna criptovaluta in modo fisico e diretto.
A tal riguardo, il trader può decidere a propria discrezione di piazzare:
- una strategia al rialzo, ipotizzando aumenti del valore dell’asset;
- una strategia al ribasso, ipotizzando diminuzioni del valore dell’asset (vendita allo scoperto).
La stessa attività, viene ad oggi messa a disposizione da specifici operatori, che prendono il nome di broker di CFD. Anche in questo caso, è sempre importante fare affidamento soltanto su operatori professionali e con licenze reali.
eToro per negoziare su criptovalute
eToro (qui la pagina ufficiale) rappresenta un primo broker professionale, inserito ormai da diversi anni anche nel settore del trading online su criptovalute.
È una società pienamente autorizzata e dispone di reali licenze per operare in molte zone della Comunità Europea. La piattaforma proposta risulta facile da gestire, ma soprattutto rapida sotto tutti i punti di vista (anche nell’apertura e chiusura delle posizioni).
Il comparto delle criptovalute conta ad oggi più di 42 asset crypto supportati, i quali possono essere negoziati sia tramite il sistema web desktop, sia tramite la pratica applicazione per dispositivi mobili (disponibile per tutti i device iOS ed Android).
Scopri qui il comparto crypto su eToro
Il broker, su tantissimi asset, permette in realtà di poter sia agire in modo diretto sull’asset sottostante (acquisto vero e proprio) sia di poter negoziare utilizzando i precedentemente citati contratti per differenza (opzione al rialzo, o opzione al ribasso).
Al di là dei sistemi di gestione manuali, il broker eToro propone anche una funzionalità innovativa e di ultima generazione, che prende il nome di Copy Trading.
Seguono alcuni passaggi sulla stessa funzionalità:
- tutti gli utenti in possesso di un account all’interno della piattaforma, possono selezionare uno o più Popular Investor reali tramite l’apposita sezione;
- a questo punto, risulta possibile avviare il sistema Copy Trading;
- così facendo, tutte le posizioni aperte dai Popular Investor, verranno automaticamente replicate e generare anche sul proprio account. Il tutto può essere testato anche con account demo gratuito e senza alcun limite di tempo.
Capex per negoziare su criptovalute
Proseguendo con il nostro esposto, ci troviamo a parlare di un secondo broker professionale, che ha avuto la capacità di incrementare la propria quota di mercato in pochissimo tempo, ossia Capex (qui la pagina ufficiale).
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un intermediario che mostra in modo chiaro e trasparente le proprie licenze, ottenute rispettivamente da diversi enti ed autorità, dislocate in più territori (anche europei).
Fra i tanti comparti che la piattaforma Capex mpropone, troviamo anche la sezione delle criptovalute. All’interno della stessa, è possibile individuare criptovalute storiche e moderne, come ad esempio Bitcoin, Ripple, Bitcoin Cash, Ethereum e molto altro ancora.
Scopri qui il comparto crypto su Capex
Mettendo Capex a disposizione contratti per differenza, permette a tutti gli utenti registrati di poter negoziare su criptovalute (senza possederle in modo fisico e diretto) sia con strategie al rialzo (di tipo long) sia con strategie al ribasso (di tipo short).
Tutto ciò senza costi fissi sulla gestione, ricordando soltanto bassissimi spread. A seguire, una serie di ulteriori caratteristiche distintive da poter ricordare sulla piattaforma:
- grafici in tempo reale su tutti gli asset supportati;
- sezione tecnica, con tantissimi indicatori da poter utilizzare;
- sezione formativa, con corsi e risorse fra le più complete nel settore;
- conto demo, a costo zero e basato sul caricamento di fondi virtuali da parte del broker stesso.
Exmo: Commissioni e costi
Arrivati a questo punto, è possibile focalizzare l’attenzione sull’aspetto dei costi e delle commissioni. Come indicato in precedenza, Exmo non richiede alcun costo per poter aprire un proprio account. Ciò significa che si può ottenere un profilo sull’exchange senza dover per forza depositare fondi in modo obbligatorio.
Qualora si decidesse di utilizzare i servizi e le funzionalità, è invece doveroso tenere a mente (così come anche all’interno dei principali exchange al mondo, come ad esempio Bitfinex, Bitstamp, Challengy, Coinbase e così via, la presenza di specifici costi e di specifiche commissioni.
In modo particolare, è possibile esporre 3 tipologie di costi, relativi a:
- scambi effettuati sulla piattaforma;
- depositi richiesti;
- prelievi effettuati.
Partendo dai costi sugli scambi effettuati, l’exchange applica commissioni su eseguiti in percentuale variabile sia agli acquirenti che ai venditori. Anche i costi sui depositi variano molto sulla base del sistema selezionato. Quanto ai costi di prelievo, si ricordano invece commissioni pari allo 0,5% ed 1,45%, rispettivamente su Perfec Money e AdvCash.
Exmo Crypto (Token Exmo)
Al pari di molti altri exchange, si pensi ad esempio a Binance con Binance Coin, anche Exmo dispone di un proprio token interno, che prende il nome di Exmo Coin.
Ci troviamo in questo caso di fronte ad un vero e proprio token, con proprio valore e proprio andamento, che permette di ottenere specifici vantaggi all’interno dell’ecosistema Exmo, ossia sulla piattaforma di riferimento.
Fra le stesse possibilità, ricordiamo in primo luogo un netto abbattimento dei costi di commissione, che possono arrivare a scendere anche del 50%, secondo le informazioni riportate dallo stesso scambiatore.
Ancora, è possibile ricordare la presenza di possibili benefici di assistenza a tutte le ore e relativi all’ormai noto programma di Cashback Exmo proposto dalla compagnia. In altri termini, una strategia interna per cercare di portare gli utenti della comunità ad operare con Exmo Coin crypto.
Exmo: Recensioni e opinioni
Quali sono le opinioni e recensioni su Exmo? Effettuando semplici ricerche online, è possibile imbattersi in tantissime testimonianze e pareri su Exmo exchange, che ricordiamo rappresenti in prima battuta uno dei tanti scambiatori di criptovalute presenti nel settore.
A pesare sulle recensioni negative di Exmo, sono soprattutto le esposizioni nei riguardi degli attacchi informatici subiti ed esposti precedentemente all’interno del nostro articolo. Pur quanto le piattaforme possano mostrare sistemi di protezione avanzati, molte organizzazioni criminali cercano sempre di trovare un modo per entrare nei wallet e creare danni.
Secondo aspetto da poter considerare, riguarda poi la presenza delle commissioni, richieste da tutti gli exchange e che devono sempre essere necessariamente prese in considerazione nel computo complessivo delle proprie strategie.
Dal suo canto, la presenza di una regolare licenza, non fa di Exmo una piattaforma truffaldina. Anche la gestione delle operazioni risulta abbastanza semplificata ed il database viene aggiornato costantemente con l’inserimento di criptovalute di nuova emissione.
Conclusioni
La guida odierna, scritta in modo semplificato e con parole semplici, ci ha dato la concreta possibilità di conoscere nel dettaglio Exmo, ossia uno degli exchange ad oggi disponibili sul mercato crypto.
Paragrafi iniziali, incentrati su presentazioni della società, hanno successivamente lasciato posto ad approfondimenti sul funzionamento e sui principali servizi messi a disposizione all’interno della piattaforma.
Piattaforma di scambio che integra al suo interno numerose criptovalute e che permette di scambiare su asset crypto, mostrando sempre in modo trasparente le commissioni su ogni singolo eseguito.
Abbiamo successivamente avuto modo di ricordare come oltre agli acquisti di criptovalute, si possa ad oggi operare su criptovalute anche senza possedere le monete digitali in modo fisico (quindi senza custodie in wallet potenzialmente vulnerabili da attacchi informatici) utilizzando broker di CFD professionali ed autorizzati.
|
Piattaforma: etoro Deposito Minimo: 50€ Licenza: Cysec |
|
|
---|---|---|---|
|
Piattaforma: capex Deposito Minimo: 100€ Licenza: Cysec |
|
58,88% dei conti CFD al dettaglio perde denaro.
|
FAQ
Exmo è uno dei tanti exchange presenti ad oggi nel settore degli acquisti e delle vendite di criptovalute e risulta attivo ormai dal 2014, offrendo funzionalità e servizi integrativi agli utenti registrati.
Entrando all’interno della pagina ufficiale, è possibile constatare la presenza di decine di criptovalute, sia storiche (come ad esempio il Bitcoin) sia più moderne ed appartenenti alla nuova generazione.
Sì, come esposto all’interno del nostro approfondimento, Exmo dispone ad oggi di una reale licenza FCA (ossia erogata dalla Financial Conduct Authority).
No, oltre alla possibilità di poter comprare criptovalute in modo fisico, ricordiamo ad oggi la presenza di sistemi di negoziazione tramite strumenti derivati, messi in questo caso a disposizione dai migliori broker di CFD. Maggiori dettagli nel nostro articolo.