Cambio Euro Dollaro

Pubblicato: 3 Giugno 2020 di Redazione

La vittoria del SI al Brexit e la conseguente uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ha avuto ripercussioni non indifferenti sui mercati economici mondiali. Particolare attenzione deve essere posta all’andamento del cambio Euro Dollaro, coppia di valute di riferimento fondamentale e con influenze praticamente su tutte le operazioni finanziarie.

La coppia di valute Euro Dollaro non è solo una delle principali fra quelle scelte da chi investe in forex online, ma è essenziale anche nel determinare l’andamento economico di svariati asset, influendo sul loro valore di mercato.

Cambio euro dollaro: grafico effetti del Brexit

t2fCW

Grafico in tempo reale del cambio euro dollaro

La decisione presa dai cittadini inglesi ha molto influito sul cambio Euro Dollaro, che nel giorno del Brexit ha raggiunto il valore minimo di 1.0910. Fortunatamente nel corso della giornata la moneta Europea è stata in grado di riacquistare forza, consentendo al cambio di chiudere al di sopra della quota 1.11. Il rialzo non è stato sufficiente per rompere il muro dell’1.12, ma almeno ha evitato una rischiosissima chiusura della sessione settimanale del mercato al di sotto dell’1.10.

Sebbene la sessione giornaliera post Brexit sia stata pienamente negativa per la moneta unica, in realtà il valore di chiusura non si discosta di molto da quello con cui il cambio euro dollaro si era presentato all’inizio del mese di giugno. Nel corso dello stesso mese, l’Euro ha acquistato potere grazie al report sui Non Farm Payrolls e grazie alla scelta della Fed di non apportare alcuna variazione ai tassi. La vittoria del SI al Brexit ha di fatto annullato, in una sola giornata, gli obiettivi messi a segno nell’arco di un intero mese, ma la moneta unica è riuscita a reggere il colpo e a non chiudere al di sotto del valore minimo mensile.

La Banca Centrale Europea e la Bank of England hanno collaborato per assicurare agli investitori di aver studiato misure di sicurezza e per infondere loro fiducia. Le dichiarazioni delle due istituzioni finanziarie non sono però state sufficienti per fermare il crollo del valore della moneta unica e, di conseguenza, il calo del valore del cambio nei confronti del dollaro.

Mario Draghi, presidente della Bce, già prima del risultato ufficiale del referendum aveva dichiarato che la Banca Centrale Europea sarebbe stata pronta, in caso di uscita della Gran Bretagna dall’UE, a prendere delle contromisure, aumentando se necessario la liquidità, sia in euro che in altre valute. La Bce ed il Parlamento Europeo hanno affermato in più occasioni la solidità delle banche europee, bisognerà ora attendere l’andamento delle prossime sessioni di mercato per verificare effettivamente la veridicità di queste affermazioni.

Cambio EUR/USD: quotazione oggi

Il cambio euro dollaro si attesta ora attorno alla soglia 1.11 e ad influire sul suo valore bisogna ricordare anche l’indice relativo alla fiducia dei consumatori, ricalcolato e pubblicato dall’istituto universitario del Michigan, ed il calo del 2,2% nel mese di maggio delle richieste di beni durevoli, un risultato peggiore rispetto alle previsioni pubblicate dagli analisti, per i quali il calo non avrebbe dovuto superare lo 0,5%.

Il risultato del referendum inglese ha permesso al dollaro di acquistare forza sull’euro, ma gli analisti prevedono che la crescita del dollaro sia destinata a rallentare. Un elemento centrale in questa previsione riguarda l’improbabilità di una variazione dei tassi nel mese di luglio o nel mese di settembre: la Fed non sembra intenzionata ad approvare un aumento dei tassi, mentre la Banca Centrale Europea è già al lavoro per proporre nuove strategie al fine di riportare sulla giusta strada il futuro economico della moneta unica.

Il gruppo di esperti analisti di Danske Bank ha redatto una attenta analisi del mercato, prevedendo le possibili mosse future della Banca Centrale Europea. Stando a quanto si apprende dall’analisi, la Bce non sembra avere in programma una riduzione dei tassi, ma potrebbe agire sulla creazione di moneta, aumentando il Quantitative Easing nel corso dei prossimi tre mesi fino a 100 miliardi di euro.

Nell’analisi della Danske Bank viene anche indicata la possibile strategia della Fed, la quale potrebbe sfruttare l’eventuale scelta della Banca Centrale Europea di incrementare il QE per trarne vantaggio e far diminuire il valore del cambio Euro Dollaro, senza dover agire direttamente aumentando i tassi. La conclusione degli analisti è che la Fed potrebbe lasciare invariati i tassi per tutto il 2016, riproponendo eventualmente un possibile rialzo nei primi mesi del prossimo anno.

Cosa aspettarci dal cambio euro dollaro

Ovviamente è sempre molto difficile cimentarsi in queste analisi e previsioni perchè, con un mercato tanto volatile, il rischio è quello di sbagliare clamorosamente la previsione. Pertanto, ancora una volta, ci teniamo a sottolineare che qualsiasi cosa leggerai, qui o altrove, è da intendersi solo come un’opinione. Il mercato prenderà, come sempre, la strada che riterrà più opportuna e nessuno potrà saperlo in anticipo.

Detto questo possiamo usare la logica per cercare di sviluppare un’opinione. In linea di massima, se non ci saranno grandi stravolgimenti (ricordiamo che il voto del referendum è indicativo e potrebbe non essere rispettato dal parlamento inglese) l’euro continuerà a indebolirsi sul dollaro e non è escluso che si possa arrivare alla parità tra le 2 valute, ma ci vorrà tempo.

Questo potrebbe essere un bene per l’economia europea (maggiori esportazioni) ma un dollaro forte potrebbe rallentare la crescita di molti paesi che hanno forti interessi economici in quella valuta. Ovviamente molto dipenderà anche dalla tipologia di accordi che verranno presi e da come si svilupperà l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea in un processo che dovrebbe durare non meno di 2 – 3 anni.

Come fare trading sul cambio euro dollaro

Viste le tante incertezze, le incognite e il terreno inesplorato che stiamo per affrontare è consigliabile evitare posizioni di lungo periodo se non opportunamente coperte. La strategia di trading più efficace nell’immediato potrebbe essere quella di seguire il trend ribassista dell’euro magari con operazioni intraday.

Lo strumento più efficace è, a nostro avviso, il cfd. Con i contratti per differenza, infatti, è possibile investire anche in leva sfruttando velocemente i trend di giornata. I broker di riferimento per fare trading sul cambio euro dollaro sono, sicuramente, Plus500 (servizio CFD). Puoi aprire un conto con Plus500 cliccando qui. Con il trading online, il tuo capitale è a rischio.

AGGIORNAMENTO ELEZIONI USA 8 NOVEMBRE

Un breve aggiornamento in occasione delle elezioni USA 2016 dell’8 Novembre. Al momento si possono verificare delle forti oscillazioni del cambio euro dollaro. Le borse sono molto nervose per via della crescita che ha riportato Donald Trump in corsa per la vittoria. Qualora le elezioni USA dovessero chiudersi con una vittoria di Hillary Clinton sarebbe probabile un forte rialzo dei listini e un rafforzamento del dollaro.

Qualora, invece, dovesse vincere Trump ci potrebbe essere un iniziale tonfo delle borse e del dollaro sull’euro. Il motivo è la consapevolezza di una mancanza di continuità. Nei prossimi giorni seguiremo gli sviluppi per aggiornare la situazione e cercare di campire come reagiranno le quotazioni del cambio euro dollaro.

[Totale: 0 Media: 0]