Bitstamp Crypto Exchange – Opinioni e Recensioni 2024
Indice
Cos’è Bitstamp?
Bitstamp è uno dei più antichi e affidabili scambi di criptovalute, fondato nel 2011. Basato in Lussemburgo, offre una piattaforma per lo scambio di criptovalute come Bitcoin, Ethereum, XRP e altre. È conosciuto per la sicurezza, la trasparenza e la facilità d’uso della sua piattaforma di trading, ed è regolamentato in diverse giurisdizioni. Bitstamp è popolare tra gli investitori e i trader di criptovalute grazie alla sua reputazione stabile e alla gamma di servizi offerti.
Come funziona Bitstamp?
Il funzionamento di Bitstamp è piuttosto semplice: ci si registra, si deposita del denaro e poi è possibile iniziare a fare trading. Nello specifico è possibile acquistare una delle cinque criptovalute già menzionate usando i dollari. Ovviamente – ed è questo il succo del trading – è possibile scambiare una criptovaluta con un’altra.
Bitstamp è un Exchange di tipo “Coinbase”, ovvere consente di creare direttamente e immediatamente un portafoglio di valute virtuali, senza dover passare da una criptovaluta intermedia, come è il Tether di Bitfinex. Ciò da un lato determina alcune garanzie di sicurezza, dall’altro riduce in maniera sensibile le criptovalute a disposizione. C’è da dire, comunque, che le cinque messe a disposizione sono comunque le più famose e le più tradate.
Bitstamp Opinioni e Recensioni
Le opinioni su Bitstamp sono miste, con alcune recensioni negative che influenzano il suo punteggio su TrustPilot (2.2 stelle su 5). Molti utenti lamentano problemi di assistenza clienti lenta e inefficace, ritardi nei prelievi e nell’elaborazione delle transazioni. Tuttavia, altri utenti apprezzano la stabilità e l’affidabilità della piattaforma. È importante considerare tutte le opinioni e valutare personalmente se Bitstamp soddisfa le proprie esigenze di trading di criptovalute.
Bitstamp è sicuro?
In linea di massima sì. Anche perché è in auge da quasi dieci anni: se non fosse sicuro non sarebbe durato così a lungo. Tuttavia, è assente qualsivoglia autorizzazione ufficiale
Ma ci sono altri elementi a favore della tesi “sicurezza”. Bitstamp, a differenza di molti altri Exchange, non ha sede in un paradiso fiscale. Ha il suo quartier generale in Lussemburgo che certo è un paese a bassissima pressione fiscale, ma è anche un membro dell’Unione Europea. Vanta inoltre altre sedi minori in paesi altrettanto autorevoli, come Stati Uniti e Regno Unito.
App e Piattaforme
Bitstamp offre diverse opzioni per l’accesso e il trading di criptovalute, tra cui una piattaforma web completa accessibile tramite browser su computer desktop e portatili. Inoltre, fornisce un’app mobile per dispositivi iOS e Android, consentendo agli utenti di gestire i propri account e effettuare scambi anche mentre sono in movimento. Bitstamp offre inoltre un’API per gli sviluppatori che desiderano integrare le funzionalità di trading nelle proprie applicazioni o piattaforme personalizzate.
Costi e Commissioni
Bitstamp applica una struttura di commissioni competitiva per il trading di criptovalute. Le commissioni di trading variano in base al volume di trading mensile dell’utente, con sconti disponibili per volumi più elevati. Le commissioni di prelievo dipendono dalla criptovaluta e dal metodo di prelievo utilizzato. Ad esempio, i prelievi in ​​EUR tramite bonifico SEPA possono essere gratuiti, mentre i prelievi tramite carte di credito possono comportare commissioni. Bitstamp può anche addebitare commissioni per depositi tramite bonifico bancario internazionale o altre forme di pagamento. È consigliabile consultare il suo sito web per ottenere le tariffe aggiornate e i dettagli sui costi.
I due più grandi problemi di Bitstamp
Fin qui, sembra che Bitstamp sia un’ottimo strumento per fare trading e per guadagnare. Certamente è una realtà seria, che cerca onestamente di offrire un servizio adeguato ai suoi utenti. Tuttavia, come specificato a inizio articolo, è anche e soprattutto un Exchange, e in quanto tale soffre di alcuni problemi strutturali. Anzi, due in particolare.
Uno è semplicemente fastidioso, l’altro è pericoloso e gravido di conseguenze, tanto è capace di mettere a repentaglio il patrimonio dei trader. Partiamo proprio da quest’ultimo.
Regolamentazione
Bitstamp non possiede un’autorizzazione ufficiale, non come i broker, le banche e gli istituti finanziari almeno. Questo va imputato non tanto alla piattaforma in sé, quanto all’oggettiva difficoltà degli Exchange di accedere al meccanismo delle regolamentazioni. Si tratta, del resto, di strumenti sui generis, ancora non inquadrati formalmente dal punto di vista finanziario.
A questo problema se ne aggiunge un altro: il rischio hacking. Gli Exchange, anche i migliori, hanno dimostrato di essere “bucabili”, per tutto ciò che ne consegue in termini di sicurezza. Casi di furti e di sparizione sono avvenuti anche ai danni di Bitstamp, sebbene essa ne sia uscita sempre a testa alta, e riparando il danno cagionato agli utenti.Â
Commissioni
Questo è un altro problema che riguarda più o meno tutti gli Exchange. In genere, vanno pagate delle commissioni a ogni transazione, e tali commissioni possono essere anche molto salate. Il motivo è semplice: il passaggio di criptovalute è reale, e ciò ha un costo.
Sia chiaro, Bitstamp non è certamente l’Exchange più costoso di tutti. A conti fatti, però, risulta molto più costoso delle alternative, che sono rappresentate proprio dai broker.
Infine, va aggiunto anche un altro problema, questo sì responsabilità di Bitstamp: l’offerta risicata. Certo, le criptovalute che la compongono (Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum, Litecoin, Ripple) sono le più famose e tradate, ma ciò potrebbe non bastare, soprattutto se l’investitore è molto attento al discorso della diversificazione (come dovrebbe essere).Â
Alternative a Bitstamp
Alla luce di questi difetti, la maggior parte strutturali e quindi non risolvibili, e nonostante la fama di Bitstamp è possibile affermare che… È’ meglio puntare su altri strumenti. Per esempio, i già citati broker CFD, presentano alcuni vantaggi oggettivi.
- Consentono di fare trading con i CFD. I CFD, Contract for Difference, sono prodotti derivati che utilizzano, in questo specifico caso, le criptovalute come sottostanti. Dunque l’utente non commerciale non possiede realmente le criptovalute, pur potendo sfruttare i loro movimenti. Ciò rende il trading più rapido (perché le transazioni di crypto reali sono lunghe) e più sicuro (nessuno potrà mai derubarvi di qualcosa che non possedete).
- Impongono commissioni più basse. Questa è una dinamica strutturale, sebbene alcuni broker facciano meglio di altri. Alcuni broker, infatti, addirittura azzerano le commissioni, e le sostituiscono degli spread, spesso infimi e comunque dichiarati in modo trasparente.Â
- Sono ben regolamentati. I broker sono sempre regolamentati, o almeno dovrebbe essere sempre così, pena l’azione nell’illegalità . Nello specifico, vengono erogate licenze da enti di controllo internazionali, come la Cysec, e nazionali (come la nostra Consob).